Devo confessarvi che da bambino, l’idea di leggere un libro mi faceva venire sonno. Se qualcuno mi avesse detto che la lettura “ti apre la mente,” avrei pensato che la mia stava benissimo chiusa, grazie. Mio padre, un uomo pragmatico e dotato di una pazienza che francamente non meritavo, decise di non insistere con discorsetti severi o minacce sui libri da leggere assolutamente durante l'estate. Mi disse solo: “Leggi quello che vuoi, basta che leggi.”
Non ero proprio contento, ma quella concessione mi ha obbligato a fare delle scelte. Sono partito da Diabolik, questo tipo in calzamaglia che va in giro a fare il criminale con l’affascinante Eva Kant. All’epoca, però, non ero interessato al genere, per me Eva era solo la "signora bionda che va in giro con il ladro." 
E così, piano piano, sono passato dai fumetti ai romanzi generazionali e, contro ogni mia previsione, ho scoperto che leggere non è poi così male. È un po’ come accorgersi che ti piacciono i broccoli dopo anni in cui giuravi che non li avresti mai mangiati. Ti domandi se sei impazzito o semplicemente cresciuto. Non so se il metodo di mio padre sia didatticamente discutibile, con me ha funzionato. Mi ha dato carta bianca, senza farmi capire che in realtà mi stava intrappolando in un’abitudine che sarebbe rimasta con me tutta la vita.
Ma la cosa incredibile è che, oltre a diventare un piacere, leggere offre molti benefici che vanno ben oltre il semplice intrattenimento. 

Ogni volta che apriamo un romanzo, impariamo a conoscere personaggi che sembrano reali

Ogni volta che apriamo un romanzo, impariamo a conoscere personaggi che sembrano reali, ci immergiamo in periodi storici diversi, o esploriamo mondi e gruppi sociali che altrimenti non conosceremmo mai. È come vivere più vite, provare emozioni per esperienze che, per quanto finte, le viviamo come reali. E tutto questo ha effetti concreti, ci rende più empatici, riduce lo stress e migliora la nostra comprensione del mondo. 

Ma i benefici non finiscono qui. Leggere migliora la nostra capacità di esprimerci e scrivere, ci obbliga ad ampliare il vocabolario, e allena la nostra memoria. Il cervello è come un muscolo, più lo alleni, più diventa forte. Diversi studi dimostrano che nei bambini, la lettura stimola l'empatia e accelera la loro capacità di esprimersi. Negli adulti, invece, rallenta il declino cognitivo che arriva con il passare degli anni.

I romanzi che sfidano la nostra immaginazione attivano emozioni profonde

Ecco perché, più un romanzo è profondo e stimolante, più alti saranno i benefici che ne traiamo. I romanzi che sfidano la nostra immaginazione attivano emozioni profonde, aiutandoci a comprendere e accettare gli altri e i mondi che non conosciamo.

Ma attenzione, anche i romanzi più leggeri, quelli che ci fanno compagnia e ci intrattengono, hanno il loro valore. Trascorrere qualche ora piacevole è importante, e a volte leggere un libro di puro intrattenimento è proprio quello di cui abbiamo bisogno. 

Soprattutto per chi si avvicina alla lettura, partire con Guerra e pace potrebbe essere il modo migliore per smettere prima ancora di cominciare. Anche leggere richiede allenamento, scoprire la propria passione con qualcosa di accessibile rende tutto molto più facile. Ogni libro è un buon libro, se ti fa venir voglia di leggere il prossimo.

Ma la lettura è anche un piacere, una piccola fuga

Ma la lettura non deve essere vista come una medicina, qualcosa che fa bene solo perché lo dicono gli studi. È anche un piacere, una piccola fuga, un modo per allontanarsi dalla realtà senza dover fare le valigie e, per quanto possa sembrare strano, è perfino un’attività che può far socializzare. Da qualche anno, infatti, si organizzano i silent reading party, veri e propri flash mob della lettura. Praticamente, la gente si ritrova in un luogo pubblico, tira fuori il proprio libro e… legge. In silenzio. Finalmente una festa a cui puoi partecipare senza essere costretto a fare conversazione con certe persone.

I podcast sono molto simili alla lettura 

Anche la diffusione degli audiolibri e dei podcast ci permette di immergerci nelle storie e di stimolare l’immaginazione, attivando processi cognitivi simili a quelli della lettura. Certo, leggere e ascoltare non sono la stessa cosa, ma entrambi i modi di fruire una storia stimolano la memoria e ci fanno viaggiare con la mente.

In apertura vi ho parlato di mio padre, una figura molto specifica per me, con i suoi tratti, la sua pazienza e i suoi “trucchi” da genitore. Ma se questa storia fosse in un film, avrei dovuto scegliere un attore per interpretarlo, dare a tutti una sola immagine del mio padre paziente. Invece, raccontandovelo qui, ognuno di voi lo immagina a modo suo, con i tratti del proprio padre, di un nonno, o di una persona cara. È proprio questo il potere della lettura e dell’ascolto, ti danno la libertà di vedere le cose a modo tuo, senza immagini preconfezionate. 

Leggi quello che vuoi, basta che leggi

E allora, alla Quindi, che siate amanti dei romanzi classici o di intrattenimento, che preferiate leggere o ascoltare, ricordatevi: ogni pagina è una porta aperta su mondi infiniti. E come diceva mio padre: “Leggi quello che vuoi, basta che leggi”.